mercoledì 28 gennaio 2015

SARA E IL TABLET

incipit: Futuro e Tecnologia -

Sara è una ragazza in gamba, le piace molto giocare con il Tablet di sua sorella Elena, disegnare, aiutare la mamma con le pulizie e sognare.
Sara ha dodici anni ha gli occhi castani, i capelli lunghi e biondi come il miele.
Elena è molto gentile con lei, fanno molte cose insieme come ad esempio i dispetti alla mamma, truccarsi e darsi lo smalto ecc…





Prima parte
Un giorno Sara va agli allenamenti di pallavolo, si porta con sé il Tablet, lo fa vedere alle sue compagne, ma quando arriva Chiara, una sua amica, le strappa di mano il Tablet e lo rompe. Sara è molto preoccupata per cosa le dirà sua sorella.
Dopo gli allenamenti va a casa e non dice niente di quello che è successo. Va nella sua camera correndo, chiude la porta a chiave e nasconde il Tablet nella federa del cuscino.
Sua sorella bussa alla porta e le chiede se ha visto il Tablet; Sara non riesce a tenersi dentro la bugia  e le dice tutto. Sua sorella è arrabbiata perché non le ha chiesto in prestito il Tablet e perché è stata così immatura da portarlo agli allenamenti. Sara è molto dispiaciuta, ma le chiede mille volte scusa. Sua sorella accetta le sue scuse e fanno pace. Al compleanno di sua sorella Elena, Sara si presenta con un pacco regalo. 


Seconda parte
Elena è curiosa di vedere cosa c’è dentro al pacco, e quando lo apre vede il Tablet nuovo di zecca ed esclama:
-Sono molto felice che tu me l’abbia comprato, ed è anche come lo volevo e la cover è del mio colore preferito: azzurra come il cielo!
Sara, felice che le sia piaciuto il regalo, le risponde:
-Prego. Era il minimo che potessi fare, mi sentivo troppo in colpa. Ho raccolto tutti i miei risparmi per comprartelo.


Sara è molto felice di aver fatto questo gesto per sua sorella.
Quando arriva il Natale Sara riceve un Tablet tutto suo. Lei, felice ed emozionata, ringrazia tutta la sua famiglia per il  regalo che aspettava da tempo. Dopo le vacanze di Natale, Sara va a scuola e racconta ai suoi  compagni cosa ha ricevuto.
Lei risponde che ha ricevuto  un Tablet e tutti i compagni sono invidiosi. Dopo le lezioni, Sara si reca agli allenamenti di pallavolo  e chiede ad ogni sua compagna  cosa ha ricevuto per Natale. La sua amica Chiara risponde di aver ricevuto una TV a schermo piatto da 20 pollici, un materasso ad acqua e un vestito firmato da 300 euro,  sono tutte stupefatte. Sara e Chiara sono una contro l’altra, perché Chiara può aver tutto, invece Sara no. Allora Sara racconta di aver ricevuto un altro Tablet super tecnologico che permette di trasmettere le foto in 3D e che permette “di trasformare le persone in animali !”


Terza parte
Quando Sara torna a casa, sua madre le annuncia che andranno a un Gala! Lei va in camera sua e si trova sul letto un abito rosso, se lo prova, ma non è tanto convinta di indossarlo per la sua età.
Sara torna giù da sua madre e, siccome si accorge che indossa un vestito elegante e un pellicciotto nero, le chiede:
“Mamma perché indossi questo abito elegante?“
E la mamma risponde:
“Perché stasera dobbiamo andare alla festa! Perchè non ti sei ancora messa il tuo abito?! Mettitelo! Ho speso 124 euro per comprartelo!
Sara risponde che per lei quell’abito non è adatto.
Dopo che Sara si è preparata, lei e la sua famiglia vanno alla festa e incontrano Chiara con i suoi parenti.
Chiara è furiosa che Sara sia al Gala, così mostra a tutti  una foto di quando Sara era piccola e, quando Sara lo scopre, prende fuori il Tablet supertecnologico e la trasforma in un topo; poi si rende conto che tutto questo non era vero, ma era soltanto un sogno! Quando finalmente si sveglia, è felice che tutto questo non sia successo; allora scende le scale per andare in cucina a fare colazione, si prepara per andare a scuola, prepara lo zaino ed esclama davanti ad una brioche calda:
“Che bello che tutto questo non è successo per davvero, adesso  andrò a scuola per incominciare la giornata con una bella lezione di matematica!”




2 commenti:

  1. Il contenuto è abbastanza scarso, vicende poco narrate e infantili, l'attenzione è troppo puntata sul consumismo.
    La forma è troppo ripetitiva, sono assenti i dialoghi.
    Voto:6 (3^C)

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