incipit: Tecnologia -
-Ehi, forte questo trenino automatico!- dice Luca osservando
osservando la navetta su rotaie che sta trasportando lui, cinque dei suoi
compagni e il professor Mangiafuoco dal cancello d’ingresso fino al laboratorio
SUPERSEGRETO dove Evaristo Tritacarne mostrerà il funzionamento della macchina che trasforma le PAROLE E LE FRASI SCRITTE IN COSE VERE!
- Sentite come cinguettano gli uccelli del parco- dice Elisa
ammirata.
- Ma ti sei accorta di come sono fatti questi PRESUNTI
UCCELLINI?- chiede Tommaso sollevando un sopracciglio. –Sono piccoli robot non
particolarmente finiti: si vedono le viti dell’attaccatura delle
ali e delle zampe . E hanno anche un piccolo riproduttore audio e un
altoparlante per diffondere i cinguettii-.
-E’ vero!- conferma Aurora
alzando gli occhi verso quelle
creature in volo.
-Sembrano uccellini
fatti con il meccano-.
Il robottino alato fa
un paio di giri attorno alla navetta scoperta , accenna a una picchiata e, come
un cacciabombardiere in azione, sgancia qualcosa da un apertura sottostante
colpendo in testa Tommaso.
Gli altri ragazzi
scoppiano a ridere.
Percorsero un lungo corridoio in discesa e silenzioso
quando...
-EHI si fa sempre più buio!!!- dice Dario che è il più
piccolo del gruppo; e anche considerato indifeso per via della sua statura.
Stavano quasi per arrivare al laboratorio quando Elisa esclamò:
-Dario attento! Il laboratorio è pericoloso per un piccoletto
come te!!- , terminando con una sghignazzata. Elisa era la più grande del
gruppo e per questo lo prendeva sempre in giro.
I ragazzi si conoscevano ed erano tutti grandi amici a parte
Elisa e Dario che si odiavano a vicenda.
-Smettila di fare la presuntuosa- la sgrida poi il professor
Mangiafuoco, che era il loro insegnante di scienze e tecnologia.
All’improvviso si
trovarono davanti a una porta di metallo lucido dove c’era scritto in rosso a caratteri cubitali…
-TOP SECRET- legge Luca sulla porta.
-Cosa si nasconde dietro a questa porta??? voglio scoprirlo!-
controbatte Tommaso super incuriosito.
LA
PRESENTAZIONE DI TRITACARNE
Aurora sempre attenta ai particolari esclama:
-Ehi guardate qua, c’è un pulsante-!
Luca che era il più coraggioso si fa avanti e mentre gli
altri impauriti urlarono:
-FERMATIIIIIII!!!!!!!-.
Ad un tratto la porta di metallo si aprì…
In una nube di fumo appare EVARISTO TRITACARNE , un ometto
piccolo e minuto che per nascondere la sua bassa statura si presenta su una
macchina a 4 ruote che ha un braccio meccanico, il quale dà la possibilità di
alzarlo e abbassarlo a seconda degli ordini dati da un telecomando.
I ragazzi e il professore Mangiafuoco si accorsero che
Evaristo Tritacarne era un tipo piuttosto strano: aveva una certa età ed era
arrivato al limite della pazzia, a causa delle critiche fatte dai colleghi di
lavoro che davano poca importanza alle sue invenzioni.
Aveva i capelli ricci, gli occhi marroni e indossava un maglione blu con un paio di pantaloni verdi e
come tutti gli scienziati che si rispettino, sopra agli abiti aveva un camice
bianco.
Tutte le volte che era geloso e invidioso, diventava verde
e dava l’impressione di esplodere come
una bomba.
LE SUE INVENZIONI
-Benvenuti ragazzi, questo
è il mio laboratorio – esclama in tono orgoglioso e amichevole. – Buon
giorno – rispondono i ragazzi in coro.
-Adesso vi mostrerò il mio fantasmagorico laboratorio!-
-Ecco a voi il
Trasforminetor che fonde gli animali , là più avanti c’è il mio Robot Gigante
personale che mi aiuta a costruire le invenzioni.
Da questa parte potete vedere il Teletrasportinetor che mi è
utile per teletrasportarmi dove voglio attraverso un telecomando, laggiù in
fondo c’è un binocolo che mi permette di guardare oltre qualsiasi ostacolo.
-Dov’è l’invenzione per cui siamo venuti?- disse Mangiafuoco.
-Seguitemi , ve la
faccio vedere !!!!-Esclama Tritacarne.
-Ed ecco a voi la mia migliore invenzione, che trasforma le
parole scritte in cose vere, detta PAFRASCRICOVE-presenta Tritacarne
schiarendosi la voce.
Tritacarne mostra il funzionamento della PAFRASCRICOVE. I bambini
ne rimangono talmente affascinati che esclamarono:
- Wow, è fantastica!-
IL
CONCORSO
Luca vede sul tavolo sulla scrivania del laboratorio un foglio
stracciato, il quale invita gli scienziati della città a partecipare al
concorso per presentare le proprie creazioni.
-Allora è perfetto per te, dovresti partecipare! – esclama Aurora.
Tritacarne non era molto dell’idea ma riescono ugualmente a
convincerlo.
Poiché si avvicinava la data del concorso, e l’inventore mise
a punto tutti i particolari del
prototipo.
Quando arriva il
giorno del concorso, i bambini con
Mangiafuoco lo raggiungono per augurargli buona fortuna.
GUAI IN
VISTA
Per provare a far funzionare la macchina, Dario, scrive su un
foglio –T-REX-. Il foglio entra nella macchina sale su una cinghia che lo
trasporta in un lungo circuito poi il foglio scompare dalla vista finchè esce un
gigantesco dinosauro.
Il dinosauro era alto circa 10 metri, aveva la pelle
verdognola, gli occhi neri, i denti bianchi e otto artigli acuminati.
Il dinosauro vagabonda in giro per la mostra distruggendo qua
e là invenzioni e partecipanti.
-AIUTO!-
-UN T-REX CI STA
ATTACCANDO!!!-
-AHHHHHHH-
Sentiva urlare. Gli aspiranti scienziati corsero via impauriti.
Intanto il T-REX si dirige alla macchina
del tempo attirato dai colori e dalle luci posizionate su essa.
ALL’INSEGUIMENTO
-Andiamo su, potrebbe fare danni- si preoccupò Mangiafuoco.
Tutti insieme, senza alcuna esitazione, entrano nella macchina, insieme a loro
c’è lo scienziato Augusto Medio che li guidava sulla macchina.
Percorrono varie epoche mentre cercano il dinosauro e alla
fine lo trovano nell’epoca in cui i genitori dei ragazzi non erano ancora nati.
Questo li fa allarmare perché distruggendo tutto case bambini
e adulti magari poteva cambiare il presente anche loro stessi potevano essere
cancellati.
-tutte le stesse noiose case– disse Luca e il professore
mangiafuoco gli risponde –cosa pensi di aspettarti in una normalissima città
...- -Definisci normalissimo anche
un t-Rex che gira per la città-lo
interrompe Tommaso.
Il professore stupito chiede
-Cosa il T-REX ,dove lo hai visto???-
-Eccolo là-urla Elisa.
L’ATTERRAGGIO
Tutto era fermo quando atterrano come se nessuno lì avesse
visti. Gli uomini come formichine che camminavano al verde del semaforo e
ognuno al suo al suo posto osservavano le scene. Tutto ad un tratto si
sentirono pesanti passi e poi gente che urla, gente che scappa, che saliva e
scendeva da scale e scalini.
...Era il T-REX che avevano perso di vista poco dopo che
erano atterrati. Avevano tutti ammirato questa città “dall’alto” quando
scorsero e sentirono il dinosauro era il momento di intervenire ...
Ora i problemi non erano pochi: come fermarlo? come muoversi
volando? Cosa sarebbe stato meglio fare?
Ogni domanda aveva la sua risposta, bisognava solo pensarci
un po’...
IL
FUGGITIVO
Tritacarne pensa un modo per recuperare il dinosauro e dalla
sua tasca tira fuori una sfera che li aiuta a volare abbastanza in alto per
raggiungerlo.
Il professore esclamò: –Ehi, mi è venuta un’idea !!!-e i
ragazzi tutti felici chiedono: - quale? Dilla subito!-. Allora a quel punto
estrae dalla tasca del suo camice una pallina che si trasforma in un vero e
proprio veicolo volante. -È perfetto allora partiamo- tutti urlano entusiasti .
IL PORTALE DEL PASSATO
-E allora cosa stiamo aspettando...partiamo- esclama Augusto
Medio che li accompagnava nell’impresa.
Il professore tritacarne si era portato con sé ,in via
precauzionale, la PRAFRASCRICOVE che aveva rimpicciolito con il suo raggio
rimpicciolitore .
-Possiamo usarla per catturare il T-REX - esclamarono i
ragazzi. –Ma come?- si chiedono tutti
...
- potrei far uscire dalla PRAFRASCRICOVE un grande pezzo di
carne per attirare la sua attenzione e poi portarlo nell’era dei dinosauri –
propose orgoglioso il professore .
-Ma questa è un’idea brillante !!!!! aggiunse Aurora
Allora Tritacarne scrive “carne” in un foglietto e viene
fuori un’ immensa bistecca.
-Bene, adesso dritti verso il dinosauro!-esclama il maestro
Mangiafuoco.
-Eccolo!!!!!!!!!-
Il t-Rex sente subito il succulento odore della bistecca e i
ragazzi si ritrovano inseguiti dal dinosauro, non sapendo come fare aprono il
gigante portale quadrato e si fanno inseguire al suo interno
Per farlo entrare nella sua era i ragazzi debbono lanciare il
pezzo di carne dentro al portale ma è troppo pesante, quindi chiamati gli
adulti in soccorso, riescono a spingere il dinosauro con il pezzo di carne
dentro a questo portale.
Così il dinosauro si ritrova nella sua casa, nella sua era,
ma soprattutto nella sua famiglia.
Erano tutti felicissimi e esultanti quando Luca sfinito disse-E ora Augusto nella
nostra era !!!!!!-
tutti sono felici ma in particolare Tritacarne che ora è
ammirato da tutti per la sua invenzione .
E il suo sogno si avvera perchè vince il concorso.
Così finisce la gita scolastica dei ragazzi che seguirono
certamente le orme del grande scienziato EVARISTO TRITACARNE!!
brave, complimenti!
RispondiEliminaIl contenuto del testo è piuttosto scontato, i tempi dei verbi non sono usati in modo corretto, l'incipit è un po' troppo incalzante.
RispondiEliminaNel complesso il tema è avvincente.
Voto: 6 e mezzo.
(3^C)