incipit: Futuro e Tecnologia -
1° CAPITOLO
Camilla,16 anni, lentiggini e capelli
rossi, navigava in Internet e sgranocchiava patatine fritte, senza un pensiero
al mondo.
Era sempre stata una ragazzina solitaria, ma in quel periodo era peggiorata notevolmente. Come sempre era su Facebook, quando udì una voce molto simile a quella di Siri, un’applicazione vocale del suo telefono - Che schifo! Sei veramente disgustosa! - disse
Siri in modo scocciato.
Camilla alzò la testa dallo schermo del computer. Chi aveva
parlato? Le sembrava di essere sola nella stanza!
Si guardò intorno e non vide nessuno.- Bleah! Non osare toccarmi adesso! Tieni le tue ditacce unte
lontane del mio schermo. Camilla fissò il suo smartphone che
stava vibrando tutto; il suo telefono aveva appena parlato!
Era sempre stata una ragazzina solitaria, ma in quel periodo era peggiorata notevolmente. Come sempre era su Facebook, quando udì una voce molto simile a quella di Siri, un’applicazione vocale del suo telefono - Che schifo! Sei veramente disgustosa! - disse
Siri in modo scocciato.
Camilla alzò la testa dallo schermo del computer. Chi aveva
parlato? Le sembrava di essere sola nella stanza!
Si guardò intorno e non vide nessuno.- Bleah! Non osare toccarmi adesso! Tieni le tue ditacce unte
lontane del mio schermo. Camilla fissò il suo smartphone che
stava vibrando tutto; il suo telefono aveva appena parlato!
2° CAPITOLO
Di sicuro vi starete chiedendo com’era Camilla,
date le poche
informazioni del 1°capitolo. Camilla aveva i capelli rossi e ricci, tutti arruffati, che raccoglieva
sempre in una graziosa coda. I suoi occhi azzurro cielo si
stagliavano sul suo pallido viso cosparso di lentiggini. Era una ragazza egocentrica e timida, ma allo stesso tempo molto
informazioni del 1°capitolo. Camilla aveva i capelli rossi e ricci, tutti arruffati, che raccoglieva
sempre in una graziosa coda. I suoi occhi azzurro cielo si
stagliavano sul suo pallido viso cosparso di lentiggini. Era una ragazza egocentrica e timida, ma allo stesso tempo molto
dolce e gentile. Era sempre attaccata allo schermo, o di un
computer o di un telefono, e non aveva la minima percezione di quello che le
succede intorno; molti suoi compagni la definivano “nerd”... e avevano pure ragione! I suoi migliori amici erano i computer, ma provava
anche dei dolci sentimenti per una suo compagno di classe, Simone.
3° CAPITOLO
Il giorno dopo aver parlato, con il suo telefono,
Camilla andò a scuola più felice del solito perché avrebbe mostrato ai suoi
compagni, il telefono parlante. A scuola, durante l’intervallo mostrò a tutti
il suo telefono dicendo:
Il cellulare, intuendo il piano di Camilla,
stette zitto.
I compagni iniziarono a prenderla in giro e la
ragazza, con le lacrime agli occhi, tornò a casa dove si arrabbiò così tanto
con il telefono da spegnerlo definitivamente.
Il telefono di Camilla fece un grande sforzo per
riaccendersi da solo e pensò a un modo per farsi perdonare dalla sua padrona,
la quale, appena entrò in camera, vide il telefono che si era acceso autonomamente.
La ragazza si avvicinò ancora un po’ offesa, ma incuriosita da quell’oggetto,
così gli attaccò il carica-batterie.
Il telefono iniziò a caricarsi e trovò il modo per farsi perdonare...
Il telefono iniziò a caricarsi e trovò il modo per farsi perdonare...
4° CAPITOLO
Le raccontò di una sua particolare caratteristica
di fabbrica, quel telefono infatti, poteva far esprimere tre desideri al
proprio padrone!!
Camilla, pensando fosse uno scherzo, si mise a ridere.
“E tu mi vorresti far credere che se io in questo
momento ti dicessi che voglio tornare indietro nel tempo, a conoscere Leonardo
da Vinci, tu mi ci porteresti?”
“Potrei, ma ricordati che i tre desideri vanno
sempre a finire male, invece con l’app d’ inglese, l’altra tua possibilità, vai
sicura, ... la scelta è tua!”
“Voglio andare da Leo, ne sono sicurissima!”
In quel momento accadde una cosa straordinaria:
tutte le cose nella stanza iniziarono a girare formando un enorme vortice e
senza neanche accorgersene... Camilla si ritrovò dentro la stanza del famoso
pittore rinascimentale, mentre stava dipingendo la Gioconda che Camilla aveva
appena studiato durante le ore di arte a scuola. Presa dall’emozione, Camilla
emise un gemito che fece distrarre il pittore, il quale fece uno scarabocchio e
rovinò il disegno a cui stava lavorando da mesi. Leonardo,
preso dalla rabbia, si scagliò su Camilla e prese a spennellarla di verde e
nacque così la credenza che i marziani fossero verdi... La ragazza, credendo
fosse stata la signora Gioconda, le tirò una secchiata di tinta gialla
trasformandola in un canarino, così tanto, che non venne mai più via dal suo
bel faccino.
Iniziò così una guerra di colori.
Quando tutti si furono calmati, Camilla spiegò
quello che le era successo ma da Vinci non ci credette e se ne andò, lascandola
da sola con la Gioconda “ringhiante”!
Presa dal panico, Camilla frugò nelle tasche dei
pantaloni alla ricerca del telefono, ma ci mise un po’ a trovarlo. La Gioconda,
zitta zitta, si stava avvicinando sempre di più, cercando di capire cosa stesse
facendo.
Appena in tempo Camilla trovò il telefono e provò
subito a chiamare sua mamma, ma quando la segreteria telefonica rispose Camilla
iniziò ad urlare, presa dal panico.
5° CAPITOLO
Non sapendo cosa fare, chiese ospitalità ad una
famiglia nobile che abitava lì vicino.
Le
mancavano così tanto la sua casa, il cibo e i vestiti, ma soprattutto le super
patatine extra salate e unte del suo amato supermercato!
Ebbe però più tempo per meditare un modo per
tornare nella sua era e decise di usare il 2° desiderio per farlo, ma mentre
stava per pronunciare il nome del suo paesino natale, le venne uno starnuto e
sbagliò la pronuncia del nome: invece che ritrovarsi in Italia, si ritrovò
dentro un Ikea svedese dove tutti parlavano in un modo strano e si provavano
pantofole imbottite di lana bevendo una bevanda ai frutti rossi.
Camilla andò su tutte le furie e sfogò la sua rabbia contro una tazza che scaraventò per terra rompendola in mille pezzi. Vedendo quella scena racappricciante, un commesso la soccorse e la aiutò a calmarsi porgendogli un bicchiere di Vin Brulè. Chiaccherarono un po’ con l’aiuto di Google traduttore e poi lui la invitò a casa sua per veder un film... guardando attentamente il suo volto notò qualcosa di famigliare: quel ragazzo assomigliava un sacco a Simone! Aveva anche lo stesso cognome: Bastrone.
Dopo accurate ricerche trovò Svezione Batrone, il suo amico, su Wikipedia perché era un famoso cugino di Simone Bastrone, il suo amato! E dire che le stava incominciando a piacere quel bel svedese!
Camilla andò su tutte le furie e sfogò la sua rabbia contro una tazza che scaraventò per terra rompendola in mille pezzi. Vedendo quella scena racappricciante, un commesso la soccorse e la aiutò a calmarsi porgendogli un bicchiere di Vin Brulè. Chiaccherarono un po’ con l’aiuto di Google traduttore e poi lui la invitò a casa sua per veder un film... guardando attentamente il suo volto notò qualcosa di famigliare: quel ragazzo assomigliava un sacco a Simone! Aveva anche lo stesso cognome: Bastrone.
Dopo accurate ricerche trovò Svezione Batrone, il suo amico, su Wikipedia perché era un famoso cugino di Simone Bastrone, il suo amato! E dire che le stava incominciando a piacere quel bel svedese!
A quel punto decise che si era creato fin troppo
caos, quindi come terzo desiderio chiese di tornare indietro nel tempo, ma si
accorse che il suo telefono si era congelato!
E, similmente a Micheal Jordan lo buttò dentro la
tazza di cioccolata calda extra fondente del Madagascar caldissima e lo
smartphone emise un pluf!
Per fortuna. Svezione lo salvò prima che tutti i
circuiti si fondessero. Il desiderio si esaudì e in men che non si dica era già
sul suo letto abbracciata al pacco di patatine da un chilo. “Che schifo! Sei
veramente disgustosa” disse Siri in tono scocciato.
“Siri, ho deciso di prendere l’app d’inglese!
6 °CAPITOLO
Dopo 15 anni.
Oggi Camilla
ha 31 anni, lentiggini e capelli un po’ meno rossi di quando ne aveva 16,
naviga in Internet e spiega Shakespeare ai suoi nuovi alunni, chatta con i suoi
nuovi colleghi di lavoro e mangia tofu con mille pensieri per la mente. Da
piccola era sempre stata una bambina solitaria, ma in questi ultimi tempi è
notevolmente migliorata...
Da poco ha incoronato il suo sogno: è riuscita a
diventare una professoressa d’inglese a Oxford. Anche un altro sogno si è
realizzato: Simone, il suo amico di classe che le piaceva alle superiori, è
diventato suo marito.
E vi assicuriamo che dopo le avventure passate,
Camilla non unse più lo schermo del suo telefono...
brave, complimenti!
RispondiEliminaIl contenuto è spiritoso anche se un po' sciocco.
RispondiEliminaLa forma è abbastanza corretta, sono presenti alcuni errori ortografici.
Voto: 8 e mezzo.
(3^C)